L'Anti_Defamation League teme il revisionismo più che mai


Letto oggi sul sito dell'ADL (Anti-Defamation League, il "braccio secolare" dell'ordine massonico - riservato ai soli ebrei - del B'nai B'rith): http://www.adl.org/PresRele/HolocaustDenial_83/5494_83.htm

"L'ADL condanna la dichiarazione di un Arcivescovo brasiliano sull'Olocausto (e aggiunge che la Chiesa deve prendere "misure energiche" contro i negazionisti).

New York, 31 Marzo 2009. L'ADL ha oggi condannato le parole di un Arcivescovo brasiliano che ha suggerito, nel corso di un'intervista a una rivista, che "nell'Olocausto sono morti più cattolici che ebrei, ma questo di solito non viene detto, perchè gli ebrei hanno il monopolio della propaganda mondiale".

L'ADL ha detto che le osservazioni dell'Arcivescovo Dadeus Grings, di Porto Alegre, evidenziano le perduranti conseguenze del caso - ampiamente pubblicizzato - del Vescovo Williamson:

"Avevamo detto, il mese scorso, che ogni giorno che passa in cui il Vescovo Williamson omette di ritrattare la sua negazione dell'Olocausto fornisce ad altri la licenza di diventare, a propria volta, dei negazionisti", ha detto Abraham Foxman, Direttore Nazionale dell'ADL e sopravvissuto dell'Olocausto [Foxman sarebbe un "sopravvissuto dell'Olocausto"? La definizione mi sembra dubbia, visto che né lui né i suoi genitori sono mai stati internati in un campo di concentramento: http://en.wikipedia.org/wiki/Abraham_Foxman ].

L'incidente che ha coinvolto l'Arcivescovo Grings, che ha dei precedenti in fatto di negazionismo, segna la terza volta nel giro di qualche mese in cui un prelato cattolico nega o minimizza pubblicamente l'Olocausto [Gli altri casi sono stati quello del Vescovo Williamson e quello di don Floriano Abrahamowicz].

"La Chiesa deve prendere misure energiche e pubbliche contro questi negazionisti [Ti piacerebbe, eh?], ha detto Foxman. "E' particolarmente importante che Papa Benedetto metta in chiaro che vi saranno delle conseguenze per quei prelati che negano l'Olocausto".