Università di Tel Aviv: si accettano criminali di guerra


UNIVERSITA’ ISRAELIANA ACCOGLIE UN COLONNELLO TACCIATO DI CRIMINI DI GUERRA

Di Jonathan Cook[1]

Il governo israeliano si è mosso velocemente per soffocare le proteste relative ad un incarico di docenza in diritto internazionale conferito dall’Università di Tel Aviv ad un alto ufficiale dell’esercito.Il colonnello Pnina Sharvit-Baruch è accusata di aver fornito una copertura legale ai crimini di guerra compiuti durante la recente offensiva di Gaza.

Un giudice spagnolo ha iniziato a indagare, questo mese, i crimini di guerra di Gaza in base alle leggi sulla “giurisdizione universale” del paese [la Spagna] e un procuratore del Tribunale Penale Internazionale dell’Aja sta valutando la petizione di un gruppo di palestinesi che chiede l’incriminazione dei comandanti israeliani. Nel frattempo, dicono alcuni attivisti, lo scalpore – che ha evidenziato gli stretti legami tra l’esercito e le università israeliane - sta aggiungendo peso alla crescente campagna, in Europa e negli Stati Uniti, per imporre il boicottaggio accademico di Israele.

La decisione dell’Università di Tel Aviv di assumere il Colonnello Sharvit-Baruch per insegnare diritto internazionale ha suscitato le proteste dello staff [universitario] dopo che i media nazionali hanno pubblicato i dettagli dei piani militari dell’offensiva di Gaza. Durante l’operazione sono stati uccisi più di 1.300 palestinesi, in maggioranza civili, e migliaia sono rimasti feriti.

Secondo i critici citati da Haaretz, il Colonnello Sharvit-Baruch e i suoi collaboratori hanno manipolato i criteri abituali del diritto internazionale per allargare il raggio delle operazioni militari, fino a includere obbiettivi civili.

A guidare la protesta è Haim Ganz, un professore di legge che ha definito l’approccio del Colonnello al diritto internazionale “giurisprudenza subdola che permette lo sterminio”. In una lettera all’università, il prof. Ganz ha detto di esprimere “una protesta morale contro una situazione in cui qualcuno che ha autorizzato queste azioni insegna le leggi della guerra”.

La settimana scorsa, Ehud Olmert, il primo ministro, ha minacciato di tagliare i finanziamenti del governo alla facoltà di legge se non sarà dato seguito all’incarico del Colonnello Sharvit-Baruch. Il preside dell’università, Zvi Galil, ha telefonato al Segretario di Stato per rassicurare il governo, dicendo che l’opinione del prof. Ganz non è condivisa dalla maggioranza dello staff. Altri accademici si sono riuniti a sostegno del Colonnello, accusando i suoi critici di aver intrapreso contro di lei una campagna maccartista.

Secondo i media israeliani, ella ha personalmente autorizzato la prima ondata di bombardamenti contro Gaza, che ha preso di mira una cerimonia di graduati della polizia, uccidendo almeno 40 cadetti. Sebbene le forze di polizia abbiano, in base al diritto internazionale, lo status di civili – e siano quindi protette dalle rappresaglie militari - è stato detto che il Colonnello Sharvit-Baruch ha cambiato la propria opinione sulla legittimità degli attacchi durante i molti mesi di preparazione dei piani.

Inoltre, si dice che ella abbia “allentato” le regole di ingaggio, e abbia approvato il largo uso della demolizione delle case e dell’estirpazione dei terreni coltivati, e che abbia autorizzato l’utilizzo di armi incendiarie come il fosforo bianco contro le zone densamente popolate.

Ella ha anche fornito una giustificazione legale al bombardamento di edifici abitati dai civili, a condizione che venisse loro ordinato in anticipo di abbandonarli. Tra i molti edifici civili bombardati dall’esercito israeliano, durante i 22 giorni delle operazioni, figurano scuole, moschee e un’università.

Le decisioni del Colonnello sono state largamente criticate dalle organizzazioni internazionali umanitarie, come pure dagli esperti israeliani di diritto internazionale. Il professor Yuval Shany, che insegna diritto internazionale all’Università Ebraica di Gerusalemme, ha definito “flessibile” la sua interpretazione delle regole di guerra. Riguardo al bombardamento contro i cadetti della polizia, ha detto: “Se si segue questo criterio, non c’è una gran differenza tra i cadetti e i riservisti israeliani o i sedicenni che verranno arruolati [nell’esercito israeliano] nei prossimi due anni”.

Il predecessore del Colonnello Sharvit-Baruch, Daniel Reisner, ha osservato che i membri del di lei staff hanno stravolto il significato comunemente accettato del diritto internazionale. Il principio operativo dell’esercito, ha aggiunto, è stato: “Se fate qualcosa abbastanza a lungo, il mondo finirà per accettarla”.

Orna Ben-Naftali, decano di giurisprudenza del collegio universitario di Rishon Letzion, ha detto che il comportamento dell’esercito a Gaza ha mandato in malora il diritto internazionale. E’ stata creata una situazione in cui la maggioranza degli uomini adulti di Gaza e la maggioranza degli edifici possono essere considerati obbiettivi legittimi. La legge in realtà è stata ribaltata.

Ma nonostante la protesta all’Università di Tel Aviv, la maggior parte dello staff accademico ha approvato l’incarico al Colonnello Shavit-Baruch, ha detto Daphna Golan, funzionaria del Minerva Center per i diritti umani alla Università Ebraica. “Penso che persino il prof. Ganz è stato spaventato dalla reazione fino al punto di rimanere zitto”. Questo episodio, ha detto, evidenzia le relazioni intime tra l’esercito e le università, in Israele, come pure la dipendenza delle università dai finanziamenti dell’esercito. Ella ha osservato che vi sono stati molti programmi speciali concepiti per favorire i membri dell’esercito e dei servizi di sicurezza, permettendo loro dei percorsi [accademici] su un binario veloce.

“La maggior parte dei professori dei dipartimenti sul Medio Oriente del paese – gli “esperti sugli arabi” che modellano la percezione delle generazioni future – sono reclutati dall’esercito e dai servizi di sicurezza”, ha detto.

Omar Barghouti, coordinatore della Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele, ha detto che l’incarico offerto al Colonnello Sharvit-Baruch è un segno ulteriore dei “legami organici” tra le istituzioni israeliane e l’esercito. “Questo aggiunge solo un soldato in più a una lista già lunga di criminali di guerra che circolano liberamente nelle università israeliane, e che insegnano impunemente l’odio, il razzismo e il bellicismo”, ha detto.

Egli ha osservato che gli appelli al boicottaggio accademico si stavano intensificando alla vigilia dell’offensiva di Gaza. L’Università di Al-Quds, che ha dei campus a Gerusalemme Est e in Cisgiordania, ha rafforzato la settimana scorsa i propri legami con le università israeliane. E’ rimasta l’ultima università palestinese a mantenere tali legami. Allo stesso tempo, un gruppo di professori americani ha annunciato di aver intrapreso una campagna per il boicottaggio accademico di Israele – è la prima volta che si ha notizia di un tale appello negli Stati Uniti. Barghouti ha detto che dietro le nuove campagne in paesi come l’Australia, la Spagna, la Svezia, il Canada, il Sudafrica e la Nuova Zelanda c’è un movimento d’opinione senza precendenti.

Jonathan Cook è uno scrittore e giornalista che vive a Nazareth, in Israele. Il suo ultimo libro è: Disappearing Palestine: Israel’s Experiments in Human Despair (Zed Books). Il suo sito web è: http://www.jkcook.net/

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://revisionistreview.blogspot.com/2009/03/war-crime-advocate-named-law-professor.html