Trascorsi 6 anni dal rapimento di Zündel


Sono trascorsi 6 anni da quando, il 5 Febbraio del 2003, la polizia del Tennessee prelevò dal suo domicilio Ernst Zündel, sotto gli occhi della sua donna americana, Ingrid, che da quella volta non lo ha più visto.[1] Il pretesto del rapimento fu il seguente: egli avrebbe omesso, nel Maggio del 2001, di presentarsi a un’udienza riguardante il suo status di immigrato. Ma egli non ricevette mai una tale convocazione!

In realtà, Zündel era stato un revisionista fin troppo attivo e bisognava fargliela pagare.

Quindici giorni più tardi, il 19 Febbraio del 2003, gli Stati Uniti lo consegnavano alle autorità canadesi, il paese dove aveva vissuto la maggior parte della propria vita prima di sposare Ingrid. Senza motivazioni penali, i canadesi lo gettarono a loro volta in prigione, dove visse per circa due anni in condizioni “degne di Abu Ghraib” (senza benificiare di alcun diritto di visita…), il tempo sufficiente alle autorità per organizzare una parvenza di processo in modo da tentare di provare che Ernst Zündel costituiva un pericolo per il Canada. Il 24 Febbraio del 2005, un certo giudice Blais emise una sentenza nella quale aveva scritto: “Le attività di Zündel non sono una minaccia solo per il Canada ma sono una minaccia anche per la comunità internazionale delle nazioni”.

Cinque giorni più tardi, Martedì 1 Marzo del 2005, Zündel veniva deportato in Germania e consegnato alla "giustizia" tedesca, che aveva chiesto la sua estradizione: in seguito a un processo ignobile tenuto a Mannheim, veniva condannato a cinque anni di prigione. Poiché non beneficia di alcuna riduzione della pena (non avendo né rubato, né stuprato, né ucciso) uscirà di prigione soltanto il 1 Marzo del 2010.

Approfittiamo di questo messaggio per ricordare una bella vittoria riportata da Ernst, davvero ben meritata: nell’Agosto del 1989, in seguito al grande processo da lui subìto nel 1988, Zündel pubblicò una “lettera aperta a Gorbaciov” lanciando contestualmente presso i suoi corrispondenti di tutto il mondo una grande campagna, chiedendo loro di scrivere a Gorbaciov, al Papa e alle autorità di Auschwitz affinché venisse ritirata dal campo di Auschwitz la cifra dei 4 milioni di morti, cifra inscritta in 19 lingue sul monumento di Auschwitz-Birkenau: il 3 Aprile del 1990, tale cifra venne ritirata dalle 19 targhe! (Venne sostituita, qualche anno più tardi, da quella di 1.5 milioni di morti, anch’essa falsa).

[1] Ingrid non può recarsi in Germania perché è stata fatta oggetto di un mandato d’arresto internazionale.