In Francia è il CRIF che forma i magistrati


A partire dal 2004, i poliziotti francesi devono partecipare a delle “sedute di formazione e di informazione” riguardanti la “lotta contro l’antisemitismo”. Adesso è la volta degli apprendisti magistrati. Ecco infatti cosa si può leggere, alla data del 17 Gennaio 2009, sul sito del “Fil-info-France”( http://monde.fil-info-france.com/2009_janvier_17.htm ):

FRANCIA: Il Primo Ministro, François Fillon (foto), ha riunito e presieduto venerdì 16 Gennaio 2009 un comitato interministeriale di lotta al razzismo e all’antisemitismo, in presenza di numerosi ministri – tra cui Xavier Darcos, ministro dell’Educazione nazionale, che è stato in Israele tra il 13 e il 15 Dicembre 2008 – affinché “l’Olocausto venga rievocato in modo costante e organizzato nelle nostre istituzioni scolastiche”. Questo comitato è stato convocato martedì 13 Gennaio 2009 per “calmare gli animi” di fronte al rischio d’importazione in Francia di avvenimenti legati al conflitto israelo-palestinese. In un giorno caratterizzato dalla presenza di 3 manifestazioni a favore della fine della guerra nella Striscia di Gaza, tra cui una marcia all’ambasciata d’Israele a Parigi, François Fillon ha auspicato di “rafforzare le procedure e gli strumenti giudiziari per fare in modo che tutti coloro che commettano degli atti antisemiti e razzisti vengano nel più breve tempo possibile arrestati, condotti davanti alla giustizia e puniti”. François Fillon ha anche dichiarato che bisogna avere dei “giudici preparati su questo argomento”. Già tutti i tribunali di grande istanza dispongono di un magistrato di riferimento nominato per assistere e orientare il procuratore della repubblica nelle questioni di antisemitismo. A Bordeaux, sede della Scuola nazionale della magistratura ENM, sono i membri del Conseil Representatif Des Institutions Juives de France (CRIF) a formare i magistrati nella lotta all’antisemitismo, che per Nicolas Sarkozy è una priorità nazionale. François Fillon ha ugualmente annunciato un rinforzo importante dei poliziotti in servizio per le tre manifestazioni “pro-palestinesi”. A Parigi, tutti i poliziotti nominati nella capitale sono stati formati nella lotta all’antisemitismo, e devono fare un corso obbligatorio nei locali del comitato francese per lo Yad Vashem, presieduto da Richard Prasquier, che è anche presidente del CRIF. François Fillon ha chiesto a Michel Boyon, presidente del Conseil supérieur de l’audiovisuel (CSA) e alla presidente del Forum dei diritti su Internet, Isabelle Falque-Perrotin, di condurre un “esame più approfondito” degli “appelli all’odio” lanciati in televisione, nelle radio, sui siti web e nei molti blog. Dopo il 27 Dicembre 2008, inizio della guerra dichiarata da Israele [in realtà Israele la guerra non l’ha neanche dichiarata] contro Hamas nella Striscia di Gaza, nel quadro dell’operazione militare israeliana “piombo fuso”, la grande maggioranza dei media francesi su internet hanno censurato i propri forum, e alcuni sono stati chiusi. Il quotidiano Libération, il giornale gratuito 20 Minutes, l’Express, Yahoo.fr e LCI hanno chiuso i propri siti a tutti i commenti sulla guerra. In un comunicato pubblicato giovedì 8 Gennaio 2009 il Bureau National de Vigilance Contre l’Antisemitisme (BNVCA), presieduto dal commissario onorario di polizia Sammy Ghozlan, ha elogiato questa autocensura legata all’antisemitismo. Sammy Ghozlan ha dichiarato: “Per aver chiuso i loro siti, i media sono accusati di attentato alla libertà di espressione da quelli che approfittano dell’anonimato di cui godono su internet per sfogare il proprio odio antiebraico, considerando ancora l’antisemitismo come se fosse un’opinione”. François Fillon ha anche dichiarato: “Non sta in Israele, non sta in Palestina, sta in Francia. E in Francia non c’è comunità perché ciascuno è un cittadino eguale davanti alla legge”. (…).