Il delirio repressivo tedesco

La Baviera ha proibito la pubblicazione di un nuovo giornale una settimana dopo la sua prima uscita. Il giornale si intitola “Zeitungszeugen” (Testimonianze di stampa). Esattamente come le Monde, che ripubblica regolarmente articoli vecchi di decenni nella sua rubrica “Il y a cinquante ans dans le monde”, i responsabili di questo nuovo giornale avevano avuto l’idea di pubblicare degli articoli tratti da giornali dell’epoca nazionalsocialista: ad esempio da “Der Angriff” (L’Attacco) del 30.1.1933 o, in un numero che sarebbe dovuto uscire prossimamente, dal “Völkischer Beobachter” (L’Osservatore del Popolo) del 9.11.1933 e, per controbilanciare una tale audacia, il giornale aveva pubblicato contestualmente altri estratti da giornali del medesimo periodo, uno ripreso da un giornale di centro e un altro da un giornale di estrema sinistra. Il tutto accompagnato da un certo numero di commenti che, a partire dalle dichiarazioni di storici contemporaneisti, spiegavano al lettore come si dovevano leggere questi giornali.

Ma il ministero delle finanze bavarese non ha apprezzato e ha perciò proibito questo nuovo giornale, per due ragioni: da un lato, per rispetto alle vittime dell’Olocausto e, dall’altro, per fermare la potenziale propagazione di idee nazionalsocialiste.

La redattrice-capo del giornale, Sandra Paweronschitz, non ha però l’intenzione di arrendersi e ha avvertito che la redazione impiegherà tutti i mezzi giuridici possibili per contrastare ciò che ella qualifica come un “attentato alla libertà di espressione”. Il sito del giornale è il seguente: http://www.zeitungszeugen.de