L'Austria ipocrita e spietata

Notizia molto brutta per Wolfgang Fröhlich, ingegnere chimico austriaco, specialista delle questioni relative alla disinfestazione, rinchiuso dal Settembre del 2007 nella prigione di Vienna: il ricorso che aveva presentato è stato respinto e la sua pena confermata. Ecco un rapido riassunto dell’udienza del 1 Dicembre:

Il 1 Dicembre ha avuto luogo, nel palazzo di giustizia di Vienna, davanti alla Corte d’Appello, l’udienza relativa al ricorso riguardante la durata della pena inflitta a Wolfgang Fröhlich dal tribunale di prima istanza, e cioè sei anni e quattro mesi (ulteriori cinque mesi sono ancora in sospeso).

Il ricorso è stato respinto e la durata della pena confermata.

Ecco, in particolare, come si è svolta l’udienza:

L’avvocato difensore ha criticato la legge che proibisce la manifestazioni di opinioni considerate “nazionalsocialiste”. Ha stigmatizzato il cumulo delle condanne a lunghe pene di prigione sempre per gli stessi fatti. Ha deplorato che le prove a discarico vengano sempre considerate irricevibili. Si è dichiarato “scioccato” da questo stato di cose e ha ricordato che, per quanto riguarda la libertà di espressione e la Convenzione dei diritti dell’uomo, Wolfgang Fröhlich si è sempre rivolto agli stessi destinatari, che appartengono a una cerchia limitata. Ha fatto osservare che la democrazia dovrebbe trovare altre misure per correggere questo genere di persone e ha reclamato, di conseguenza, un addolcimento della pena inflitta al suo cliente dal tribunale di prima istanza.
Il procuratore ha ribattuto affermando che, recidivo impenitente, Wolfgang Fröhlich merita la sua punizione.
Wolfgang Frölich ha dichiarato di non essere colpevole di quello di cui è accusato, vale a dire la negazione totale dell’Olocausto.
Il presidente del tribunale gli ha risposto che, se questo fosse il caso, non sarebbe mai stato condannato, e che comunque la sua osservazione non è pertinente, perché deve solo prendere posizione sulla pena che gli è stata inflitta.
Wolfgang Frölich ha affermato che, con una tale giustizia, la libertà della scienza non è più garantita.
Il presidente del tribunale ha ribattuto che solo il potere legislativo può cambiare le cose, invitando a ritornare all’oggetto della discussione.

Giudizio: fondandosi sulla legislazione in vigore il tribunale ha respinto il ricorso.

Ricordiamo che la presidente del Parlamento austriaco aveva messo in guardia, lo scorso 9 Novembre, contro ogni “velleità” di riformare la legge austriaca di riferimento che, secondo lei, è “più necessaria che mai”.