La giudice Daphne Wickham ha giudicato invalido il Mandato d'Arresto Europeo emesso dalle autorità tedesche, perché non precisava dove e quando l'imputato avrebbe commesso il presunto reato di "negazione dell'Olocausto". La giudice Wickham ha accordato quindi all'imputato la libertà provvisoria, in attesa dell'appello delle autorità tedesche, ma imponendo a Töben una serie di condizioni molto rigide, a cominciare dal versamento di una somma di 100.000 sterline!
La rappresentante della magistratura tedesca, Melanie Cumberland, ha proposto di fornire al tribunale i dettagli mancanti ma la giudice ha detto di non potersi accontentare di informazioni fornite col contagocce. Ha poi aggiunto che in questa fase del giudizio non le è stato chiesto di decidere se i presunti reati sono meritevoli di estradizione.
Le altre restrizioni impartite dalla giudice sono le seguenti: Töben dovrà sottoporre ad approvazione il luogo della sua residenza, presentarsi ogni giorno alla polizia, consegnare tutti i passaporti, non partecipare a riunioni pubbliche, non dare interviste, e non usare Internet.
La prossima udienza è prevista per l'inizio del prossimo anno.