Gli amici ebrei di Alemanno e il blocco 21 di Auschwitz


Letta su Repubblica di oggi (p. 36), la seguente lettera di Gianfranco Maris (Presidente Aned):


Egregio direttore, su Repubblica dell'11 Novembre l'articolo su Auschwitz si chiude con queste parole: "La richiesta di sollecitare il governo per restaurare il padiglione italiano nel lager è stata accolta. Realizzato nell'85, sotto l'influenza del Pci, risente di un'impostazione ancorata al passato, spiega il sindaco".

Ebbene, il memoriale nel blocco 21 del campo di Auschwitz è stato eseguito dall'Associazione dei deportati politici italiani, di cui sono presidente, nell'anno 1979, ed inaugurato nell'anno 1980 sotto il patrocinio della Presidenza della Republica Italiana e con il plauso ed il consenso di tutte le autorità italiane e polacche e sotto la protezione conservatrice dell'Accademiandi Brera.

E' vero che alcuni cultori della Shoah vorrebbero impadronirsi del blocco 21 e degli spazi del memoriale dell'Aned per realizzare una loro attività pedagogica, ma è vergognoso che questo sia stato prospettato al neofita sindaco Alemanno, affermando falsamente che l'opera è stata realizzata nell'85 e sotto l'influenza del Pci.