Documenti: una lettera di Paul Grubach a Bush


DETENUTI POLITICI E REVISIONISMO DELL’OLOCAUSTO: UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE GEORGE W. BUSH

Di Paul Grubach (2005)[1]

Presidente George W. Bush
La Casa Bianca
1600 Pennsylvania Avenue, NW
Washington, DC - 20500

Caro Presidente Bush,

In una pubblica dichiarazione rilasciata il 10 Dicembre 2005, lei ha richiesto la liberazione, immediata e incondizionata, dei detenuti politici da parte delle autorità siriane, definendo la detenzione di questi individui come un esempio della repressione in corso del popolo siriano da parte del governo siriano. Cito direttamente dalla sua dichiarazione: “Mentre commemoriamo il Giorno dei Diritti Umani, richiamiamo l’attenzione sull’imprigionamento permanente in Siria del dr. Kamal Labwani e di molti altri detenuti politici a cui le autorità siriane hanno negato i diritti fondamentali di libertà di opinione e di espressione.”

A quanto pare, Presidente Bush, lei agisce in base a un doppiopesismo ipocrita. Lei ha rimproverato il governo siriano per l’incarcerazione di detenuti politici, e tuttavia - durante la sua amministrazione - lei permette la deportazione e l’incarcerazione del detenuto politico tedesco Germar Rudolf.

In Europa e negli Stati Uniti, si può apertamente negare l’esistenza di Dio. Tuttavia, se si mette in discussione e si contesta l’ideologia dell’Olocausto – come ha fatto Germar Rudolf – si può subire una seria persecuzione, qui negli Stati Uniti, e finire in carcere in Europa. Germar Rudolf è un cittadino tedesco che è stato costretto ad abbandonare la sua patria perché ha messo in discussione e confutato certi aspetti dell’ideologia dell’Olocausto. Negli Stati Uniti, vicino a Chicago, Rudolf è stato recentemente strappato alla propria moglie americana e ai propri figli e consegnato alla Germania. Egli adesso sta in prigione a Stoccarda.

Proprio come quegli intellettuali siriani sono stati imprigionati a motivo delle loro convinzioni e dichiarazioni pubbliche, così è accaduto altrettanto a Germar Rudolf. Lei ha rimproverato le autorità siriane perché hanno negato al dr. Labwani e ad altri i loro diritti fondamentali, e tuttavia lei sta zitto sulla negazione del diritto alla libertà di espressione e di opinione di Germar Rudolf da parte del governo tedesco. Lei, Presidente Bush, ha protestato pubblicamente sul destino degli intellettuali siriani e tuttavia permette, e a quanto pare passa sopra, alla deportazione e all’incarcerazione di Germar Rudolf.

Questa persecuzione, sotto veste legale, dei revisionisti dell’Olocausto è in lampante contraddizione con le prediche che lei ha fatto al resto del mondo sui “diritti umani e la libertà di espressione.” Un altro studioso revisionista, il dr. Robert Faurisson, lo ha fatto notare: "fino a quando negli Stati Uniti, in Canada, in quasi tutta l’Europa e nella remota Australia i revisionisti saranno soggetti sia a leggi speciali che a subdole procedure di polizia, o alla metodica diffamazione da parte dei media al servizio di certi gruppi di pressione ebrei o sionisti, il mondo occidentale non avrà il benché minimo diritto di impartire lezioni di legalità, moralità o democrazia ad altri.”

Ora, chiedo a lei di non venir meno alle sue dichiarazioni pubbliche sui “diritti umani e libertà di espressione” e di parlar chiaro contro la persecuzione e l’incarcerazione dello studioso revisionista dell’Olocausto Germar Rudolf.

Aspetto la sua risposta.

Sinceramente,
Paul Grubach.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.codoh.com/viewpoints/vppgbush.html