Le Pen condanna la caccia alle streghe


Sul blog di Boris Le Lay, “militante antimondialista per una Repubblica Europea dei Popoli”, si trova una breve intervista a Jean-Marie Le Pen, presidente del Fronte nazionale.

http://borislelay.blogspot.com/2008/04/le-pen-isral-et-la-deuxime-guerre.html

Un giornalista gli domanda: “In Francia un progetto di legge contro le discriminazioni di un tipo un po’ speciale è stato adottato questa settimana. Voi avete reagito vivacemente…” Ecco la risposta di Le Pen:

Sì. Ascoltate, questa caccia alle streghe è diventata insopportabile e la cappa di piombo che opprime le libertà intellettuali nel nostro paese è sempre più insopportabile. Che si tratti di un certo numero di argomenti tabù, come quello che tocca Israele o la politica di un certo numero di paesi nei suoi confronti, che si tratti della storia della seconda guerra mondiale, che si tratti dell’islam, della religione islamica o anche della presenza degli immigrati nel nostro paese, è ormai vietato di esprimersi liberamente su questi argomenti e si viene severamente puniti, come lo sono stato io, sia con delle condanne alla GALERA con la condizionale, sia con delle pesanti multe in modo da dissuadere le persone dal pensare o dall'esprimere la propria opinione su un certo numero di argomenti.
Come si fa a pretendere, dopo tutto ciò, di essere il paese della libertà, dell’eguaglianza e della fraternità? C’è qualcosa di insopportabile in questa pretesa.
Ma devo dire che ci si accorge che questo prêt-à penser, questo pensiero unico, esercita adesso la sua dittatura con dei mezzi, che sono dei mezzi giudiziari e dei mezzi politici, e questa, è una lotta di cui siamo fieri di essere i combattenti.

Fonte: Bocage.