Pasqua di Resurrezione


Antonio Capece Minutolo principe di Canosa è ricordato nei testi di storia come ministro di polizia di Ferdinando I re delle Due Sicilie e come il più retrivo esponente dei reazionari italiani durante l'età della Restaurazione. In realtà egli è stato non soltanto un tenace - e meritorio - avversario di carbonari e massoni ma anche un importante - quanto misconosciuto - apologeta del cattolicesimo. Dall'antologia pubblicata a suo tempo da Silvio Vitale (IDEARIO: massime, opinioni e improperi, Catania, 1997) leggiamo il passo seguente:


RESURREZIONE DI GESU' CRISTO (p. 120):


La Resurrezione di Gesù Cristo è una di quelle verità morali la cui evidenza uguaglia e supera in chiarezza quelle più riconosciute tra gli uomini, come le battaglie di Maratona e Salamina, l'esistenza di Cesare e Pompeo, la rotta dei romani avvenuta in Canne, e altre simili. Il numero dei testimoni, infatti, e la loro imparzialità rendono inconfutabili quegli storici avvenimenti e nessuno osa contrastarli. Come riferisce Cirillo, il Nazareno comparve a più di cinquecento persone, altrettanti furono quelli che pubblicamente lo attestarono, andando incontro alla morte senza risparmiarsi: circostanza rilevantissima che non accompagna alcun altro evento storico.